Profilo

Anna Maria
Falcone

1968, Nicastro, Italia.

Artist Profile

Anna Maria
Falcone

1968, Nicastro, Italia

Anna Maria nasce in Calabria. Trascorre la sua infanzia in Puglia e nel 1997 si trasferisce a Bologna, città culturale e crocevia dei più bei luoghi del mondo tra cui Firenze, Venezia, Bergamo e Milano, città che ama profondamente.

La sua attività la porta a lavorare con molti archistar internazionali e agenzie creative tra le più importanti di Italia stimolando le sue cifre artistiche e mostrandole differenti capacità di interpretazione.

Nel 2018 l’incontro con il pittore Claudio Benghi getta le basi  delle sue opere che spaziano da soggetti coloratissimi a soggetti in cui sono i materiali a riempire lo spazio.

Una storia che nasce dall’incontro con un grande maestro

L’incontro tra Anna Maria e Claudio Benghi, pittore affermato bolognese, avviene alla scuola di pittura che l’artista coordina da circa vent’anni.

Questo luogo diviene determinante per assorbire tecniche e soluzioni artistiche.

Dalla contaminazione con Benghi cominciano a delinearsi i due filoni artistici che decretano l’inizio del suo percorso. Racconti esistenziali talvolta onirici talvolta minimali. Una ricerca continua tra storie ed essenze di storie che si concretizzano idealmente in una delle ultime opere, COROCAUSTO, ispirata al dramma umano in un parallelismo tra Olocausto e Covid 19.

Le sue opere raccontano sogno e sofferenza, colore e monocromia, materia e antimateria in cui l’uso di supporti inediti diventano emozione e tormento.

Una storia che nasce dall’incontro con un grande maestro

L’incontro tra Anna Maria e Claudio Benghi, pittore affermato bolognese, avviene alla scuola di pittura che l’artista coordina da circa vent’anni.

Questo luogo diviene determinante per assorbire tecniche e soluzioni artistiche.

Dalla contaminazione con Benghi cominciano a delinearsi i due filoni artistici che decretano l’inizio del suo percorso. Racconti esistenziali talvolta onirici talvolta minimali. Una ricerca continua tra storie ed essenze di storie che si concretizzano idealmente in una delle ultime opere, COROCAUSTO, ispirata al dramma umano in un parallelismo tra Olocausto e Covid 19.

Le sue opere raccontano sogno e sofferenza, colore e monocromia, materia e antimateria in cui l’uso di supporti inediti diventano emozione e tormento.

Al lavoro